L’Azienda Pojer e Sandri nasce nel 1975 dall’incontro di due giovani trentini Fiorentino Sandri e Mario Pojer. Il primo aveva appena ereditato due ettari di vigneto, il secondo si era di recente diplomato enologo alla prestigiosa scuola di enologia di San Michele all’Adige. Questo fortunato connubio prende vita grazie alla grande passione e alla volontà di produrre vino di gran pregio dai vigneti posti tra la Valle dell’Adige e la Valle di Cembra, precisamente sulla collina di Faedo. Il primo vino prodotto fu uno straordinario Palai Müller Thurgau ’75 di eccezionale fragranza e finezza, seguito da uno Chardonnay e da una varietà autoctona quale la Nosiola. Sulla scorta di un successo pressoché immediato, l’Azienda cresce grazie all’acquisizione di nuovi terreni e attualmente la superficie vitata è di 26 ettari, distribuiti su 6 comuni diversi: S. Michele e Faedo più quattro Comuni della Val di Cembra. I vigneti posizionati sulla collina di S. Michele / Faedo, con un’altitudine variabile dai 250 ai 750 mt. s.l.m., sono interessati dalla coltivazione di uve rosse nella parte più bassa e varietà a frutto bianco in quota. I Cabernet con Merlot e Lagrein vanno a costituire il “Rosso Faye”, il vino Top dell’Azienda. Salendo la collina incontriamo via via Nosiola, Traminer, Chardonnay, Sauvignon e Pinot Nero, per arrivare, al limite dei 700 mt., in Località Palai, alle coltivazioni di Müller Thurgau. Sempre in quota viene coltivato Chardonnay e Pinot Nero con il preciso intento di produrre “bollicine” metodo classico in versione Extra Brut e Rosè Brut.
Fin dall’inizio alla Cantina si è sempre affiancata la Distilleria, che fu tra le prime a produrre in Trentino la grappa di monovitigno. Nel 1982 l’impianto della Distilleria viene sostituito con un distillatore a bagnomaria (modello Zadra), ideale per distillazioni di alta qualità, rinnovato successivamente nel 1993. Per quanto riguarda i distillati, la produzione comprende le grappe, le acquaviti di frutta ed il brandy. Tutti i prodotti nascono rigorosamente da materia prima regionale, gran parte prodotta in azienda. Il progetto Brandy parte nel 1986, dopo alcuni viaggi di studio in Francia, in particolare nelle zone del Cognac e dell’Armagnac. Per la prima volta si vinifica dell’uva, con lo scopo di produrre un vino base da distillare e la scelta si orienta su due vitigni locali, la Schiava delle zone più alte della collina di Faedo ed il Lagarino della alta Val di Cembra. Il progetto è ambizioso e indubbiamente oneroso, vista la maturazione del vino distillato per dieci anni in barrique, ma gli anni passano velocemente e la qualità cresce di anno in anno. E così nel 1997 si affaccia sul mercato il primo acquavite “Divino”, vendemmia 1986. L’ultimo nato è “MERLINO”, ottenuto unendo un mosto di Lagrein parzialmente fermentato di 4 – 5 gradi di alcol con il brandy invecchiato 15 anni. Un successo inaspettato: finalmente un vino italiano da abbinare al cioccolato!
Ultimo nato un vino bianco frizzante, biologico col fondo: Zero Infinito. Una nuova avventura, che nasce da una ricomposizione fondiaria di terreni abbandonati sui quali Pojer e Sandri mettono a dimora delle barbatelle di viti interspecifiche, nate a Freiburg (Germania) per incrocio a livello di impollinazione tra Vitis Silvestre (Labrusca – Amurensis) e Vitis Vinifera (Europea). Il carattere distintivo di queste varietà è la notevole resistenza alle malattie funginee tipo peronospora e oidio. Questo significa ZERO trattamenti in vigna e ZERO trattamenti in cantina: ZERO solforosa, ZERO lieviti commerciali liofilizzati, ZERO chiarificanti, ZERO filtrazioni e ZERO antiossidanti. Una tecnica ancestrale per arrivare ad un vino bianco frizzante, naturale e col fondo.
Pojer e Sandri: la storia di un successo nata da un sogno!